Catalogo della mostra
Boldini e la moda
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
16 febbraio – 2 giugno 2019
Catalogo a cura di Barbara Guidi
Saggi di Barbara Guidi, Benedetta Craveri, Caroline Corbeau-Parsons, Richard Brilliant, Philippe Thiébaut, Virginia Hill, Michele Majer, Marie Sophie Carron de la Carrière
296 pagine illustrate
Fondazione Ferrara Arte Editore
ISBN: 978–88–89793–43–5
€ 48
«Pittore della donna moderna» e delle più esuberanti eleganze parigine. Così, nel 1909, la rivista di moda «Femina» definiva Boldini. L’appellativo riecheggiava le virtù dell’artista della vita moderna, colui che, sapendo catturare il fascino fugace e passeggero segnato anche dalla moda e dal suo incessante rinnovarsi, era in grado di fissare nelle sue tele lo spirito della propria epoca. Quell’epoca di eleganza, di profumi intensi e persistenti, sfarzosi gioielli e gesti affettati, Boldini seppe coglierla meglio di chiunque altro, tanto da lasciare un segno profondo nell’immaginario di generazioni di fotografi, stilisti e costumisti del Novecento: da Christian Dior a Cecil Beaton, da John Galliano ad Alexander McQueen fino a Giorgio Armani. Queste tematiche sono approfondite nel saggio di Barbara Guidi in apertura del catalogo. Il contributo di Virginia Hill, storica del costume e consulente della mostra per la scelta degli abiti, ripercorre invece quattro decenni di stile attraverso le forme, le silhouette e le fogge delle maison predilette dalle clienti di Boldini, focalizzandosi anche sul sistema dell’alta moda parigina. Gli altri testi mettono in luce da diverse prospettive le connessioni tra arte, moda e letteratura. Benedetta Craveri tratteggia, ad esempio, il variegato contesto storico-culturale entro il quale Boldini si trova ad operare a Parigi e fa emergere quanto il fenomeno della moda sia stato un tratto distintivo della cultura francese. I saggi di Richard Brilliant e Caroline Corbeau-Parsons approfondiscono, invece, il rapporto tra la moda e il genere del ritratto. Se il testo dello studioso americano analizza in particolare la funzione dell’abito nel definire l’identità del modello, il contributo di Corbeau-Parsons evidenzia invece la stretta relazione tra la moda e il ritratto di società, prendendo in esame l’opera di alcuni colleghi di Boldini come Manet, Sargent, Whistler, László e La Gandara. Il testo di Philippe Thiébaut si occupa del canone dell’eleganza maschile in pittura tra il 1880 e il 1914 attraverso i temi dell’high life e del dandysmo, mentre Michele Majer racconta della nascita e diffusione della rivista «Les Modes» che proponeva un inedito dialogo tra arte e moda e alla quale Boldini collaborava. Infine, il testo di Marie-Sophie Carron de la Carrière parla della suggestione che tuttora esercita la pittura del ferrarese sulla moda, in particolare su quella francese.