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Il Cinquecento a Ferrara

Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025

Visita la Ferrara del Cinquecento

/ Scopri i luoghi in città

La mostra Il Cinquecento a Ferrara può essere l’occasione per visitare la città riscoprendo le superbe testimonianze dei fasti estensi e il tessuto urbano che ha mantenuto straordinariamente intatta la fisionomia medievale e rinascimentale.

Utilizza la mappa per individuare i luoghi più significativi di questa straordinaria stagione.

Buona visita!

1. Cattedrale di San Giorgio

Custodisce significative opere cinquecentesche, tra cui alcuni dipinti di Garofalo (la pala d’altare con la Madonna con il Bambino in trono e santi, due affreschi staccati con San Paolo e San Pietro, la tavola con la Madonna liberatrice) e gli Apostoli in terracotta di Alfonso Lombardi. Risale al 1581 l’affresco del catino absidale raffigurante il Giudizio Universale, capolavoro d’ispirazione michelangiolesca di Sebastiano Filippi detto Bastianino.

2. Museo della Cattedrale

Ospitato nella ex chiesa di San Romano, conserva numerosi dipinti, sculture, arazzi e libri corali realizzati tra il XII e il XVII secolo. Nel percorso si incontrano – oltre alle straordinarie ante d’organo di Cosmè Tura – anche opere di Garofalo (San Maurelio, Madonna col Bambino, San Giorgio) e del suo primo maestro, Domenico Panetti (Madonna col Bambino e due donatori).

3. Palazzo Costabili

Spicca tra gli ambienti del palazzo progettato da Biagio Rossetti – sede del Museo Archeologico Nazionale – la Sala del Tesoro affrescata da Garofalo, poco dopo il 1510.

4. Tempio di San Cristoforo alla Certosa

La Certosa fu costruita su iniziativa di Borso d’Este e successivamente integrata nella città con l’Addizione Erculea. La basilica, dell’inizio del XVI secolo, conserva pregevoli esempi artistici, tra cui bassorilievi marmorei con le imprese araldiche estensi e il ciclo di tavole con le Storie di Cristo nelle cappelle laterali realizzato tra il 1565 e il 1568 da Niccolò Roselli.

5. Chiesa di Santa Maria della Consolazione

Considerata una delle ultime opere di Biagio Rossetti, la chiesa si trova in via Mortara, in prossimità di Corso Porta Mare, importanti assi viari dell’Addizione Erculea. L’affresco con l’Incoronazione della Vergine tra schiere di angeli musicanti nel catino absidale è opera di Geminiano Benzoni, databile intorno al 1516.

6. Casa Ariosto

In questo semplice edificio in mattoni a vista Ariosto, poeta di corte e amico di Dosso, ha vissuto dal 1529, dedicandosi alla terza e definitiva edizione dell’Orlando furioso (1532). Sulla facciata fece scrivere: Parva, sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non / sordida, parta meo, sed tamen aere domus (La casa è piccola ma adatta a me, pulita, non gravata da canoni e acquistata solo con il mio denaro). Oggi gli ambienti del piano nobile ospitano suoi cimeli e pregevoli edizioni delle sue opere.

7. Basilica di San Francesco

Progettata da Biagio Rossetti alla fine del Quattrocento e in parte riedificata dopo il terremoto del 1570, la basilica, dove sono sepolti diversi membri della famiglia estense, conserva nella prima cappella a sinistra il grande affresco con la Cattura di Cristo (1524) di Garofalo e una ancona con Cristo nel Getsemani (1521) scolpita da Cristoforo Bregno e Battista Rizzi.

8. Palazzo Schifanoia

Eretta nel 1385 per volere di Alberto V d’Este e poi ampliata da Borso ed Ercole I, la delizia estense è conosciuta soprattutto per il Salone dei Mesi, decorato tra il 1469-70 dai più importanti pittori di corte (Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti in primis) e fonte di ispirazione inesauribile per gli artisti della generazione successiva. Oggi il palazzo ospita un nuovo e ricco percorso museale con sculture, dipinti, monete, codici miniati, ceramiche.

9. Castello Estense

Emblema politico e culturale della Ferrara estense il Castello divenne, soprattutto sotto il governo di Alfonso I (1505-1534), una straordinaria fucina creativa. Gli appartamenti privati del duca, tra i quali i celebri camerini delle pitture e dei marmi nella Via Coperta, vennero infatti impreziositi da capolavori di maestri locali come Garofalo, Mazzolino, Dosso e forestieri del calibro di Giovanni Bellini, Antonio Lombardo, Tiziano, Fra Bartolomeo e (forse) Michelangelo.

10. Pinacoteca Nazionale

Ospitata al piano nobile di Palazzo dei Diamanti dal 1846, conserva le più importanti testimonianze pittoriche del Cinquecento ferrarese e molti capolavori dei protagonisti della mostra, a partire dal monumentale Polittico Costabili eseguito a quattro mani da Garofalo e Dosso. La visita alle collezioni del museo consente di scoprire le opere di altri maestri ferraresi del XVI secolo, tra cui il misterioso Maestro dei dodici Apostoli e Niccolò Pisano.