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Carlo Bononi

L'ultimo sognatore dell'Officina ferrarese

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

14 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018

Santa Maria in Vado

Attività di analisi e di restauro dell’Incoronazione della Vergine di Carlo Bononi in Santa Maria in Vado

In attesa della mostra, è stato attivato un accordo per il recupero e la valorizzazione della tela del Maestro raffigurante l’Incoronazione della Vergine conservata in Santa Maria in Vado. 

L’opera è stata realizzata intorno al 1617 e appartiene al ciclo di tele che impreziosisce il soffitto della chiesa, considerato il più grande capolavoro di Bononi e del Seicento a Ferrara.

Rimossa dalla sua abituale collocazione dopo il sisma del 2012, l’opera ha rivelato uno stato di conservazione decisamente drammatico. Un primo intervento finalizzato a fermare l’avanzamento del degrado è stato eseguito nel 2013, in attesa di un complessivo e risolutivo intervento di restauro.

Il CIAS (Centro Ricerche Inquinamento Fisico Chimico Microbiologico Ambienti Alta Sterilità) dell’Università di Ferrara, la Parrocchia dell’Annunciazione di Santa Maria in Vado, il Consorzio Futuro in Ricerca, il Comune di Ferrara (con i suoi Musei di Arte Antica) e la Fondazione Ferrara Arte sono determinati a riportare l’opera all’originale splendore.

Sia il restauro pittorico che una parte delle indagini scientifiche saranno effettuate in un cantiere già approntato nella Chiesa di Santa Maria in Vado, allo scopo di rendere visibili al pubblico le attività in itinere.

Al recupero dell’opera seguirà la valorizzazione: oltre all’esecuzione dell’intervento conservativo, infatti, la sinergia tra i vari protagonisti mira a creare attività di informazione e divulgazione dei lavori in corso, documentarne i progressivi avanzamenti e i significati storico-artistici attraverso attività didattiche, il coinvolgimento di testate giornalistiche, social media e web.

A conclusione dell’intervento, infine, è prevista la presentazione al pubblico e alla stampa dell’attività svolta attraverso una piccola mostra ospitata all’interno della chiesa (da settembre 2017).