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Offside

Arte contemporanea

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

22 settembre 2018 – 2 giugno 2019

Eventi collaterali

 

 

/ PERFORMANCE

15 ottobre 2018, dalle ore 16.00

Compagnia Stalker di Daniele Albanese. Birds Flocking 2° Studio

Produzione Nanou Associazione Culturale con il contributo di MIBACT, Regione Emilia-Romagna

Organizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

Daniele Albanese / Stalker

La danza e la natura si incontrano nella performance site-specific di Daniele Albanese, Birds Flocking 2° Studio, che si svolgerà il 15 ottobre, a partire dalle 16.00, nelle sale espositive di Palazzo dei Diamanti, per poi concludersi, con un’azione nella corte interna dello storico edificio, dalle 19,00 alle 19,30, seguita da un breve incontro Appunti per un terzo paesaggio, coordinato da Sabina Ghinassi.

L’azione performativa esplora, coerentemente con la ricerca artistica di Albanese, la connessione tra mente e corpo nello spazio attraverso la danza, e trova ispirazione nell’elemento naturale. È infatti dall’osservazione delle straordinarie combinazioni geometriche descritte dagli stormi in volo all’imbrunire, che nasce il progetto Birds Flocking 2° Studio.

Le evoluzioni aeree degli stormi, che appaiono al contempo casuali ed organizzate secondo logiche matematiche complesse, si fanno metafora dell’interazione tra il singolo e la moltitudine, e della ricerca di un accordo tra libertà individuale e responsabilità collettiva. Tale relazione viene rievocata da cinque danzatori che entrano in scena, ad uno ad uno, imprevedibilmente, nello spazio espositivo, per convergere, nella fase culminante della performance, nell’intensa azione corale che irrompe nella corte di Palazzo dei Diamanti, offrendo allo spettatore una suggestiva esperienza visiva e sonora, affine all’immersione polisensoriale che Gustave Courbet ricercava e viveva a contatto con la natura.

Evento inserito all’interno di Intercity – percorsi di danza fra le città d’arte realizzati dalla rete Anticorpi con il sostegno della Regione Emilia-Romagna in occasione della settimana di EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità. 

Domenica 2 giugno 2019 | Cortile di Palazzo dei Diamanti | ore 21.00

Bestie pallide. Una collezione di silfidi, scozzesi e altri grandi ungulati. performance di CollettivO CineticO

Site specific tratto da SYLPHIDARIUM Maria Taglioni on the ground

concept, regia e coreografia Francesca Pennini 

musica originale Francesco Antonioni 

azione e creazione Simone Arganini, Carolina Fanti, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Ilaria Quaglia, Stefano Sardi

In collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

Bestie pallide

CollettivO CineticO presenta, in collaborazione con la stagione di Danza del Teatro Comunale di Ferrara, una performance site specific sviluppata a partire dal recente lavoro pluripremiato Sylphidarium, ponendo l’accento sui nessi tra danza e moda. La compagnia diretta dalla coreografa Francesca Pennini esplora le connessioni tra danza, teatro e arti visive per mettere a nudo la natura dell’evento performativo e, in occasione della mostra di Boldini, propone un lavoro che utilizza la moda quale codice privilegiato per esplorare le relazioni tra il corpo in scena e il linguaggio dei costumi. Bestie pallide. Una collezione di silfidi, scozzesi e altri grandi ungulati ha il ritmo e la struttura di una coloratissima sfilata di moda e si sviluppa come un viaggio attraverso le forme di esibizione del corpo, dalle fogge più sontuose fino all’asettica nudità, rievocando quella mutazione genetica che ha portato dalle origini della danza romantica in tutù fino al ritmo sfrenato dei movimenti aerobici. Con i formati a un tempo ludici e rigorosi che sono caratteristici del lavoro del CollettivO CineticO questo spettacolo chiama la complicità dello spettatore a decifrare il “dress code”, la partitura scandita dai costumi che, entrando in scena con i loro elementi chiave, definiscono l’ordine drammaturgico del balletto, in un gioco di riflessi che potrebbe ricollegarsi al modus operandi di Boldini e al nesso strettissimo che stabiliva tra l’abbigliamento, il corpo dei modelli e lo sguardo del pubblico.